Il futuro dell'arte e la noiosa materia.
- Deodato Salafia

- 29 ott 2021
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 30 ott 2021
Il presente dell'arte è concettuale, nel senso che non conta come un'opera è fatta ma conta cosa significa, cosa racconta. L'arte è concettuale per definizione (altrimenti è altro), lo è sempre stata, ma oggi è quasi esclusivamente concetto. Dall'altro canto viviamo vite sempre più digitali ed il digitale sta arrivando ad una qualità che è migliore della nostra biologia. Oggi un audio digitale supera la capacità del nostro orecchio di percepire le differenze, non è ancora così per la vista e sopratutto per la prospettiva (AR e VR), ma lo sarà presto. Quando anche il nostro occhio biologico potrà essere illuso da una eccezionale qualità digitale, allora anche all'arte figurativa avverrà ciò che è avvenuto per la musica, sarà fruita dal cloud.
In questa porzione di video spiego cosa avverrà e affermo una triste verità: a parte il corpo del tuo partner, a parte il cibo, l'acqua e poco altro invero la materia è una rottura di .....
La materia è limitata, mentre la nostra testa vola, sapete cosa sono i sogni? Ecco i sogni, i desideri, sono dimostrazioni di come la nostra mente vorrebbe distorcere la realtà, tuttavia fino a prima dell'avvento del digitale tutto ciò era demandato al teatro, al Cinema ed ad altre forme di virtual reality old economy; oggi la realtà si può distorcere a nostro piacimento e dobbiamo farlo, non è un peccato, non è diventare poco romantici, anzi al contrario è diventare più romantici...e io postulo che il paradiso lo raggiungeremo qui in terra, proprio grazie al digitale, ma questa è un'altra storia.

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Salve Deodato, concordo con la sua opinione e con le sue previsioni, ma cosa ne sarà allora della necessità degli artisti di plasmare materia? Intendo proprio quella sensazione, quella connessione che si crea quando si utilizzano tutti e 5 i sensi per creare arte. Grazie in anticipo della risposta! 🗿