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Arte, branding e brand performance (pt. 1)

Aggiornamento: 22 apr


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“Sebbene le pratiche di marketing siano state ampiamente applicate nel campo dell’arte, permane la preoccupazione che rimanga una “barriera” tra le arti e il mondo degli affari, dove l’arte è considerata come un’entità autonoma, senza alcun coinvolgimento da parte del mondo commerciale”. Queste sono le parole pronunciate da Victoria L. Rodner e Finola Kerrigan nel loro paper The art of branding − lessons from visual artists, nel 2014.

“La separazione intellettuale, disciplinare e semiotica tra arte e business ha oscurato il potenziale di studiare il mercato dell’arte come un esempio di branding basato sull’immagine”. Queste parole sono invece di Jonathan Schroeder tratte dal suo lavoro del 2005 in The artist and the brand.

In questi contributi, e in altri che citeremo, cerchiamo di individuare le correlazioni tra il filone del marketing che studia il branding e il mondo dell’arte, in particolare dell’arte visiva.



 
 
 

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