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Il Paradosso di Jevons: perché l’intelligenza artificiale non distruggerà il lavoro

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Quando nel 2016 Geoffrey Hinton, uno dei padri dell’intelligenza artificiale, dichiarò che entro cinque anni i radiologi sarebbero diventati obsoleti, sembrava una previsione inevitabile. Eppure, quasi dieci anni dopo, la domanda di radiologi non solo non è crollata, ma ha raggiunto livelli storici massimi. Come è possibile?La risposta si trova in un principio economico formulato oltre 150 anni fa: il paradosso di Jevons.


Cos’è il paradosso di Jevons

A metà del XIX secolo, l’economista britannico William Stanley Jevons osservò un fenomeno controintuitivo: i miglioramenti tecnologici che rendevano più efficiente l’uso del carbone non ne riducevano il consumo complessivo, bensì lo aumentavano. Quando una risorsa diventa più economica e facile da utilizzare, la domanda per quella risorsa può esplodere, rivelando bisogni latenti precedentemente inespressi.Il principio è semplice: maggiore efficienza può generare maggiore domanda, non minore.Torniamo ai radiologi. Quando sono stati lanciati sistemi di intelligenza artificiale capaci di rilevare e classificare centinaia di malattie più rapidamente e accuratamente degli esseri umani, molti hanno previsto la fine della professione. Invece è accaduto l’opposto.Gli strumenti di IA hanno reso le scansioni diagnostiche più veloci ed economiche. Più scansioni vengono eseguite, e più scansioni significano maggiore necessità di diagnosi complesse e pianificazione dei trattamenti da parte di professionisti qualificati. I radiologi non sono scomparsi: il loro ruolo si è evoluto verso attività a maggior valore aggiunto, mentre l’IA gestisce le analisi di routine.


 
 
 

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